CISTERNA D’ASTI:
UN LUOGO, UN LABORATORIO, UNA MOSTRA

Possono tradizione  e moderno fondersi in un connubio caratterizzato da senso estetico e memoria? Può questo “sposalizio” promuovere l’educazione al bello e dell’espressività delle nuove generazioni?
La risposta è sì, specialmente se il luogo preposto è Cisterna d’Asti ed i protagonisti sono due artisti speciali – i Mens, al secolo Paolo “Jins” Gillone e Marco Memeo – accompagnati dai bambini – anch’essi speciali -  delle scuole dell’infanzia e primaria di Cisterna d’Asti.
Il percorso è nato grazie al MUSEO ARTI E MESTIERI DI UN TEMPO DI CISTERNA D’ASTI che ha creduto nella scommessa di essere aperto al territorio, di fornire stimoli e incentivi culturali rivolti a tutti e, in particolar modo, ai bambini che saranno gli adulti di domani e, nelle cui mani, è racchiuso il futuro.
Così è nata la collaborazione con l’ASSOCIAZIONE ARTHESIS che ha regalato a Cisterna, grazie al finanziamento della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TORINO, l’emozione di progettare la trasformazione di alcune sue parti in un museo all’aperto ma che ha già donato ai bambini l’occasione  di partecipare attivamente a questa iniziativa fornendo loro anche l’opportunità di sperimentare l’utilizzo di materiali, supporti e tecniche pittoriche diverse.
Sulla strada che porta al castello, si sono così incrociati due estrosi e poliedrici artisti, Jins e Memeo – i MENS, per l’appunto – che, al di là della loro indiscussa arte, hanno saputo interloquire con i bambini, stare in mezzo a loro, diventare “altri bambini” tra loro, ascoltare e accogliere i loro suggerimenti, rispondere alle loro innumerevoli domande, renderli partecipi del lavoro che si stava progettando.
Cosa che non è così semplice, cosa che non è così scontata e, forse proprio in questo, sta un altro “pizzico” della loro arte.
Ma cosa è nato dall’incontro tra gli artisti, i bambini ed i draghi? È bastato un vecchio castello, un sogno - diventato idea - che arriva agli artisti e si trasforma in linea, colore, in drago per tornare sogno e libertà nella mani dei bambini.
Da questo e da un loro lungo lavoro di ricerca dei Mens – sulle tradizioni locali, sui luoghi – è nato un bellissimo progetto che, in futuro, verrà realizzato sulle arcate che si trovano in via Lame vicino alla “Casa del particolar” acquistata dal Museo stesso ed in via di allestimento. Due immensi draghi – simbolo dello stemma della famiglia dei Dal Pozzo della Cisterna e, oggi, del Comune di Cisterna – si snoderanno lungo le arcate e, all’interno di ognuna di essa, ci sarà il racconto di una tradizione locale.
Una parte è già stata realizzata: una fiamma rossa campeggia già su un’arcata e, al suo interno, porta la rappresentazione  della questua delle uova in chiave moderna.
E non è finita qui. A partire da quelli realizzati da Jins e Memeo, i draghi sono diventati quasi cento: colorati, aggrovigliati, “spaventosi”, ingenui, comici, irriverenti… e oggi sono esposti presso la Casa del Particolar di Via Lame.
Dallo studio delle diverse forme, i due artisti hanno ideato due sagome stilizzate  - ormai loghi del percorso - che raccolgono in una sintesi le idee dei piccoli al proposito e che, realizzate su maxi pannelli di legno, sono state colorate da tutti i bambini e posizionate lungo le arcate della scuola dell’Infanzia del paese.
Proprio di questo si è parlato nelle giornate del 13  e del 14 giugno 2008 a Cisterna d’Asti, della storia di un progetto che ha sposato arte, ambiente e creatività di adulti e bambini.
La prima giornata – il cui padrino è stato il dottor Giancarlo Tonani, uno dei curatori dell’inserto “Zigurart” del “Sole 24 ORE” - è stata dedicata all’ inaugurazione della mostra dei lavori, realizzati dai due artisti sul tema, con materiali diversi che privilegiano la linea e l’essenzialità dell’idea ma che risultano particolarmente comunicativi in special modo per i bambini. All’interno della mostra è stato presentato un videoclip che rappresenta la sintesi visiva del percorso realizzato con le scuole e un catalogo illustrante il progetto.
I visitatori hanno anche potuto fruire in anteprima di una parte della casa del particolar, già visitabile al pubblico: la cucina, con un soffitto in gesso originale del 1600 che, grazie all’ instancabile lavoro di Lino Vaudano e Tiziana Mo, rappresenta uno scorcio fedele su un mondo mai del tutto scomparso da queste parti.
La giornata del 14 giugno è stata dedicata ad un convegno sul tema: “Arte e paesaggio: una ricerca progettuale” e all’inaugurazione della mostra MENS che raccoglie alcune opere dei due artisti che rappresentano il mondo moderno da punti di vista del tutto particolari.
Al convegno, moderato da Clizia Orlando, sono intervenuti:  il dottor GIANCARLO TONANI, il prof. ALBERTO BANAUDI, docente del liceo scientifico di Asti ed il dottor MARIO DE VECCHI, presidente dell’ osservatorio del paesaggio. Un breve saluto è stato portato anche dal neo assessore provinciale al bilancio, il dottor Versè che ha sottolineato come solo attraverso una valorizzazione del patrimonio culturale può esserci l’affermazione di un territorio.
Il convegno si è snodato a partire dalla ricerca dell’essenzialità, che rimanda all’arte e alla tradizione zen, per godere della purezza e della ricchezza non solo artistica ma anche quotidiana per arrivare alla pittura virile di Picasso dove  guardare il vuoto significa essenzialmente sporgersi per osservare se stessi.
Il dottor De Vecchi ha approfondito l’elemento cromatico del paesaggio come ricerca di coerenza e armonia con il territorio e la sua storia, concludendo con un passo pieno di speranza tratto da Isaia : “ (…) cambierò il deserto in un lago d’acqua/ e la terra arida in sorgenti/ (…) il deserto diventerà un giardino” ( Isaia 41:18 – 32:15).
… un augurio che, almeno da queste parti, si spera che possa realizzarsi nel futuro anche grazie a progetti simili. Infatti, in posti come questo,  i castelli incantati non esistono soltanto nei libri delle fiabe ed ai draghi si può anche parlare perché, a Cisterna d’Asti, anche le fiabe più strampalate possono diventare reali.
Le mostre, presso il Museo e la casa di via Lame, sono visitabili previo contatto con la segreteria del museo di Cisterna d’Asti. Un’occasione da non perdere!
Giovanna Cravanzola